La page Experience, tradotta in italiano come “esperienza sulle pagine”, vuole indicare il livello di gradimento da parte degli utenti che interagiscono con le pagine di un sito web. Affinché questo valore sia positivo le pagine web, al di là del proprio valore puramente informativo, devono rispettare una serie precisa di metriche e misurazioni. Le pagine infatti, devono essere in grado di fornire la migliore esperienza possibile di navigabilità ad ogni utente che le visita. I parametri di riferimento sono elencati e spiegati da Google (in maniera più o meno dettagliata). La stessa Google ha voluto indicare, con un nuovo video su Youtube, tutti i modi possibili per verificare se un sito soddisfi o meno tutti i fattori di esperienza della pagina, compresi quelli (extra) del Core Web Vitals.
Page Experience: Google spiega le opportune verifiche da eseguire
Google ha voluto spiegare nel dettaglio ai SEO, come fare a verificare se le pagine di un sito, rispettano o meno i fattori di esperienza. I criteri da verificare e monitorare sono:
compatibilità mobile
utilizzo di HTTPS
mancanza di interstitial invadenti
Utilizzo di HTTPS
L’utilizzo del protocollo HTTPS è uno degli elementi fondamentali che deve essere presente su qualunque sito, affinché si rispettino i fattori di esperienza di Google. Controllare se è presente, è semplice e veloce. Se il sito utilizza il protocollo, il test è superato e il sito promosso, in caso contrario, no. È inoltre consigliato verificare che il rel=”canonical” sia impostato sulla versione HTTPS del dominio. Importante inoltre assicurarsi che tutto il traffico non HTTPS sia reindirizzato alle versioni HTTPS degli URL.
Mobile Friendliness
La compatibilità con i modelli mobile deve essere assoluta. Quando questa compatibilità manca, gli utenti vivono esperienze negative di navigazione, che penalizzano il sito. Il sito deve quindi essere ottimizzato per i dispositivi mobile. Per la precisione Google controlla che:
il testo non sia troppo piccolo da leggere
i link non siano troppo piccoli da individuare e cliccare
non ci siano segni evidenti di una mancata ottimizzazione per i dispositivi mobili
A favore della Page Experience, Google suggerisce di impostare dei meta viewport. Grazie a questi il contenuto si ridimensiona automaticamente rispettando le dimensioni corrette del dispositivo utilizzato. Inoltre consiglia di impostare un’altezza e una larghezza minimi per link e altri elementi tappabili.
Mancanza di interstitial invadenti
Per una Page Experience ottimale, il sito non deve mai e poi mai presentare all’utente, annunciinterstitial invasivi. In altre parole sul sito non devono comparire per nessun motivo fastidiosi e insistenti popup. Sono elementi ritenuti inutili e fastidiosi da Google.
La società statunitense consiglia quindi di evitare di inserire popup assolutamente irrilevanti che vadano a coprire tutta, o parte, della pagine. Gli utenti non devono dover chiudere un popup, per poter interagire con la pagina. Gli annunci non devono quindi, in alcun modo, interferire, intralciare o disturbare la ricerca dell’utente su quella pagina.
Gli unici annunci tollerati rimangono quelli legali (politiche sulla privacy o le notifichedeicookie), oppure quelli di login al sito, o accesso a contenuti paywallin abbonamento. Questi ultimi sono considerati da Google come utilizzo legittimo dei popup e di conseguenza non sono ritenuti fattori di disturbo. La regola generale da seguire è quella secondo la quale su ogni pagina non devono essere presenti elementi che possano creare disturbo all’esperienza e alla navigabilità dell’utente. Nulla deve interrompere la navigazione dell’internauta